RIFONDAZIONE: ERBA (CO) DIFENDE CON ORGOGLIO IL SUO PRIMATO DI CITTÀ CEMENTIFICATA

Nel 2021 ad Erba, comune primatista provinciale in consumo di suolo, sono stati coperti di cemento o asfalto più di sei ettari, cioè una superficie grande come dieci campi da calcio. Prima c’erano prati o terreni coltivati adesso non più.

Nell’aprile del 2022 il consiglio comunale di Erba boccia una mozione del circolo ‘Ilaria Alpi’ e dell’associazione ‘Testa di rapa’ che chiedevano, con il sostegno di oltre duecento firmatari, la moratoria, lo stop del consumo di suolo, il divieto totale di distruggere altre aree verdi.

Solo il consigliere comunale di ‘Democrazia Partecipata’ ha votato a favore della mozione, e ci mancherebbe altro, visto che l’ha presentata lui.

E gli altri, come hanno votato? Beh, ricordiamoci che fra due mesi ci sono le elezioni e quindi da Ghislanzoni (FratellI d’Italia) a Ghioni (PD e cespugli), non si sono presi impegni – guai a toccare gli interessi dei i gruppi immobiliari e dei costruttori, preziosi serbatoi di voti – ma si è litigato su chi fossero i padri e le madri, i nonni e le nonne di un Piano di Governo del territorio che, adesso, fa schifo quasi a tutti e che. quasi tutti dicono di voler rifare, forse, un domani…chissà.

Il sindaco Airoldi ( forza Italia e lega) ha detto che lei da sempre è contraria al consumo di suolo, che la sua giunta ha premiato chi interviene sul costruito e ha penalizzato chi costruisce su terreni agricoli ( non vergini, sindaco, che qui si zappa dall’ età del bronzo) ; ma , le chiediamo, se i risultati delle sue politiche sono stati quelli di una cementificazione da record , se nonostante tutto per i gruppi immobiliari è stato conveniente costruire non le viene il sospetto che ci sarebbero volute , già da tempo ,misure più drastiche, come appunto una drastica moratoria per i consumo ZERO di territorio?

Lei, che evidentemente crede nel valore sacro della proprietà privata, dice di non voler creare discriminazioni tra cittadini che hanno già lucrato sui terreni e quelli che con la moratoria non potrebbero più farlo, ma la cementificazione selvaggia che obbedisce solo alle logiche del profitto in realtà fa di peggio,

L’edificazione sfrenata, che riduce la permeabilità dei suoli, che interrompe il ciclo naturale dell’acqua, che cancella le superfici feritili, le specie animali e vegetali, che aumenta il dissesto idrogeologico e le temperature medie, e che peggiora la qualità dell’aria sta già creando discriminazioni profonde.

Adesso i cittadini di serie A sono quelli che con le speculazioni si arricchiscono e possono andare altrove per il mondo a godersi aria buona e bei paesaggi, i cittadini di serie B sono invece costretti dal loro magro reddito di lavoratori dipendenti o pensionati a vivere nella sempre meno ospitale jungla d’asfalto che ci avete creato.

Bisognerebbe ricordarsi di queste cose al momento di andare a votare, il 12 giugno.

Partito della Rifondazione Comunista, Federazione provinciale di Como