RIFONDAZIONE: AZZATE (VA)/ LA CANDIDATUIRA DI UN ESPONENTE DEI DO.RA È L’ENNESIMA PROVOCAZIONE CHE RESPINGIAMO AL MITTENTE
Rifondazione Comunista denuncia con forza la gravità che, la candidatura di MIRCO TISO esponente di spicco dei DO.RA. (Comunità militante 12 raggi) alle elezioni amministrative di Azzate (VA) rappresenta per la provincia di Varese e per tutta l’Italia. Ricordiamo infatti che, L’Organizzazione paramilitare DO.RA è sotto inchiesta dal 2017 per tentata riorganizzazione del dissolto partito fascista.
La candidatura di TISO è l’ennesima provocazione che arriva dopo le esternazioni di La Russa e la sentenza di assoluzione, emessa dalla seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano, nei confronti dei 13 neofascisti appartenenti al “Veneto Fronte Skinheads” – tutti precedentemente condannati in primo grado – responsabili dell’irruzione squadrista nel corso di una riunione della Rete Como senza Frontiere avvenuta il 28 novembre 2017 “perché il fatto non sussiste”.
Questi fatti vanno denunciati e sono un oltraggio alla Memoria di chi ha dato la vita per la Lotta di Liberazione dell’Italia dal nazifascismo
La candidatura di un militante appartenete ad un’organizzazione neofascista e questa sentenza della Corte d’Appello rappresentano il drammatico risultato di anni di normalizzazione del fascismo che c’è stata in Italia ad opera dei governi sia di centrodestra che di centrosinistra dove, in nome della pacificazione, si è evitata un’analisi e una condanna diffusa e popolare del fascismo come crimine.
Serve una battaglia culturale ed una nuova modalità di antifascismo che non si limiti alla commemorazione delle lotte passate e dei suoi martiri, ma parta dai problemi di oggi.
Il primo fra tutti deve essere la difesa strenua della Costituzione nata dalla Resistenza. Da questa difesa discende un chiaro e forte NO AD OGNI AUTONOMIA DIFFERENZIATA ed un altrettanto forte NO AL PRESIDENZIALISMO che stravolgerebbe ulteriormente gli equilibri costituzionali e la Democrazia Parlamentare.
Da anni Rifondazione Comunista sostiene che l’antifascismo non può e non deve svilupparsi unicamente in prassi “commemorative” – importanti ma chiaramente non sufficienti. Vi è la necessità di riappropriarsi degli spazi e di strutturare una vera e propria inversione culturale.
Ribadiamo con forza il nostro più convinto No ad ogni tipo di revisionismo o normalizzazione di quello che, senza ombra di dubbi fu il più oscuro ventennio della storia del nostro Paese.
Fabrizio Baggi, Segretario regionale Lombardia
Luisa Colombo, Comitato politico federale di Varese
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea