RIFONDAZIONE: BENE A COMO L’ACCOGLIMENTO DELLA COSTITUZIONE PARTE CIVILE DI ANPI E ARCI. PECCATO PERO’ CHE LA BUROCRAZIA SIA MESSA DAVANTI ALLA COSTITUZIONE

Si è tenuta ieri, al tribunale di Como, l’udienza tecnica del processo a carico dei neofascisti del VFS che nel 2017, attraverso un’azione di reale squadrismo, sequestrarono un’intera Assemblea plenaria della Rete Como senza frontiere (Rete della quale in nostro Partito fa parte dalla fondazione).

Nell’udienza il giudice si è espresso in merito alle domande di costituzione in parte civile avanzate da alcune realtà che compongono la Rete dopo i gravi fatti del 2017. Tra quelle realtà c’era ovviamente anche il nostro Partito.

Delle sei domande fatte da Rifondazione Comunista, CGIL, ANPI, ARCI, Sinistra Italiana e Associazione culturale Luminanda (quest’ultima ospitava ospitava l’assemblea ai tempi dell’accaduto) ne sono state accolte due (ANPI e ARCI) e respinte le altre quattro utilizzando dei cavilli burocratici.

Salutiamo con piacere l’accoglimento delle richieste delle due Associazioni alle quali le/i nostre/i iscritte/i sono in gran parte interne, ma esprimiamo preoccupazione e delusione rispetto al fatto che, nonostante la gravità del riaffiorare di rigurgiti fascisti nella quale versa il Paese in questa fase, la burocrazia venga messa da alcuni giudici prima dell’antifascismo e del rispetto della Democrazia e dei valori costituzionali.

Continueremo a vigilare sull’esito di questo processo, che vedrà nel mese di febbraio l’udienza finale, e continueremo, con la rete Como senza frontiere e con tutte le realtà antifasciste a chiedere con forza lo scioglimento di tutte le organizzazioni che si rifanno ai disvalori del più oscuro ventennio della storia d’Italia.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale

Fabrizio Baggi, segretario regionale Lombardia

Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea