MORTE DI UNA COMMESSA A BRESCIA- UN EVENTO ANNUNCIATO

E’ con grande tristezza che, nell’esprimere il cordoglio ai familiari della commessa morta a Brescia, ricordiamo di aver denunciato da giorni il gran numero di casi nei quali gli addetti dei supermercati lavoravano senza dispositivi di protezione e il conseguente aumento tra loro di contagi e quarantene.

Ora nell’esprimere solidarietà e i nostri ringraziamenti ai tanti lavoratori e lavoratrici della distribuzione alimentare che svolgono compiti di primaria importanza per la vita delle nostre comunità non possiamo che rilanciare con forza il grido d’allarme che proviene anche dai sindacati della categoria.

Siano effettuati controlli a tappeto in tutti i supermercati per accertare il rispetto di tutte le norme di sicurezza, l’utilizzo dei dispositivi di protezione e le periodiche sanificazioni e chiudere i punti vendita in cui la salute di lavoratrici e lavoratori e quelle dei clienti siano messe a rischio.

Rinnoviamo senza incertezze l’invito ai e alle dipendenti a scioperare o a dichiarare la propria indisponibilità al lavoro laddove non siano loro garantite adeguate condizione di sicurezza, in base al codice civile e dall’articolo 32 della Costituzione.

La vita umana e il diritto alla salute vengono prima del profitto. Anche i consumatori dovrebbero boicottare gli esercizi che non garantiscono ai loro dipendenti guanti e mascherine.

Il fatto che i controlli su questo problema non siano stati fatti in modo tempestivo e che ci si accanisca dietro ai “runner” dà l’idea che politica e società hanno talmente introiettato il primato del profitto che è stata rimossa l’esistenza della classe lavoratrice, cioè della maggioranza della popolazione.

Una volta li chiamavamo “omicidi bianchi”.

Milano, 21/03/2020

Antonello Patta segretario regionale

Giovanna Capelli, responsabile regionale sanità

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Lombardia