BAGGI/CAPELLI (PRC-SE): LA CINICA PREVISIONE DELLA TERZA ONDATA. QUANTO DURERÀ ANCORA LA IRRESPONSABILITÀ POLITICA DI GALLERA, DI FONTANA E DI CONTE?
Mentre si litiga sul contenuto dei vari, troppo frequenti e confusi DPCM la epidemia continua a livelli allarmanti al punto che epidemiologi, esperti clinici e ora anche uomini politici parlano di terza ondata della epidemia. Ormai il dibattito non verte sul se arriverà, ma sul come arriverà e soprattutto sul come il governo nazionale e regionale sarà in grado di affrontarla. Pensiamo che la situazione sanitaria sia gravissima, al limite di una procurata strage, se non si interviene con provvedimenti drastici di confinamento e di distanziamento, come del resto stanno facendo alcuni paesi europei, come Germania e Olanda che, di fronte al numero alto dei morti hanno deciso un lockdown totale e se non si cambia celermente la struttura e il funzionamento della nostra Sanità,
. L’attuale fallimento della sanità lombarda si estende ormai alla l’Italia, che è al primo posto per mortalità da Covid e sembra che di questo nessuno voglia prender atto né rispondere politicamente. La terza ondata va evitata, non è naturale che avvenga. Si può fare se vengono messi in campo tutti gli strumenti necessari subito:
1) assunzioni di personale negli ospedali e nel territorio
2) riavvio del sistema di tracciamento
3) immediata costituzione delle USCA necessarie (una ogni 50.000 abitanti)
4) Compimento della campagna antinfluenzale gratuita
5) Controllo dei luoghi di produzione e di lavoro e del rispetto delle norme anti COVID
6)riorganizzazione dei mezzi di trasporto pubblico per garantire il distanziamento anche requisendo o affittando mezzi privati.
7)garanzia del pieno accesso alle cure di malati non COVID.
Ottenere questi provvedimenti minimi da un governo che ha prospettato di dare solo 9 miliardi dei fondi europei alla Sanità ci sembra chiedere l’impossibile.
Ma il fallimento della gestione della Sanità è evidente e anche condivisa la indignazione e la rabbia per una programmazione economica che non prevede di restituire alla sanità i 37 miliardi maltolti in questi anni.
Per tutto questo è importante commissariare la sanità lombarda e far decadere la legge 23, il modello più organico di sanità privatizzata e aziendalistica che è stato causa del fallimento italiano, della sequela di vittime che uno stato civile non può più mettere in conto.
Milano, 15/12/2020
Fabrizio Baggi, Segretario regionale Lombardia
Giovanna Capelli, Responsabile sanità Lombardia
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea
