Il Comitato Regionale della Lombardia, riunito lunedì 21 novembre 2022, in stretta continuità con le analisi e le decisioni assunte alla unanimità dei due precedenti comitati regionali del 19 giugno e del 9 ottobre valuta che:
- Lo scontro politico nel paese governato dalla destra e non più da un governo tecnico ha innestato una maggiore dialettica fra le forze politiche e ha anche precisato i limiti in cui la destra al Governo intende muoversi per ora molto attenta e ligia ai poteri cui chiede sostegno e credibilità, dalla Nato a Draghi, a Mattarella, ma anche già intrinsecamente filo padronale nelle dinamiche dello scontro sociale che cerca di rimandare e contenere con una legge di bilancio che concede ai ceti popolari qualche bonus transitorio e non strutturale, interviene sul cuneo fiscale , non abroga la Fornero, innalza la imposta forfettaria del 15% sostitutiva di Irpef ,Irap e Iva da 65.000 a 85.000 euro, non garantisce ai pensionati tutti neppure il recupero totale dell’inflazione che era stato garantito dopo anni di recuperi parziali. Questa politica economica tende anche a riconfigurare e a compattare un blocco sociale che da queste politiche pensa di trarre vantaggi e a rendere ancor più grave e profonda la crisi sociale e il distacco fra chi accumula ricchezza e chi scivola verso la indigenza e la precarietà
- Le elezioni regionali della Lombardia e la dinamica con cui centro destra e centro sinistra si stanno dislocando e si preparano allo scontro elettorale non parlano della Lombardia reale , della sua decadenza , della sua crisi, della povertà crescente dei ceti popolari , della salute negata, del fallimento del modello di sanità lombardo parlano d’altro e segnalano un contrasto evidente nel sistema di potere lombardo ,ma anche una totale internità a quel sistema che da 30 anni governa la Lombardia e che è stato il punto più organico del modello della governance europea in Italia , in cui la Giunta Fontana e potenti governi locali di centro sinistra hanno agito in convergenza nella privatizzazione dell’acqua e dei beni comuni nel consumo di suolo, nella privatizzazione della sanità pubblica, nella costruzione di grandi opere devastatrici del territorio, nella gentrificazione dei centri storici.( Brescia, Bergamo, Milano ) nella distruzione dello stato sociale, nella organizzazione di grandi eventi come Expo e ora le Olimpiadi invernali che sono occasioni di sperpero del denaro pubblico, di speculazione sulle aree, di grandi guadagni per gli investitori privati, di lavoro nero e malpagato e precario . Non basta una figura, come quella di Maiorino, nel suo percorso di difesa dei diritti dei migranti e di una pratica civile di organizzazione della loro accoglienza quando era assessore nella giunta Pisapia per operare una rottura con questo stato di cose TANTO MENO SE, COME FA OGGI si mostra favorevole alla autonomia differenziata o se invita la Moratti a ritirarsi per allearsi con lui
- La Segreteria Regionale su mandato del CPR ha perseguito con determinazione l’obiettivo principale che il Partito si è dato in questa fase dopo le elezioni nazionali, quello della continuazione del progetto nato il 9 luglio, la costruzione di Unione Popolare in Lombardia; ha stretto le relazioni politiche con i soggetti fondatori costruendo un gruppo di lavoro regionale per il radicamento e l’allargamento del progetto, la apertura di nuove relazioni ,la individuazione di un percorso condiviso. Il percorso ha visto un primo documento politico programmatico nel quale si sono affermate la volontà della costruzione di UP in Lombardia in quanto soggettività politica esistente in sé e la scelta della partecipazione di UP alle elezioni regionali; poi con un secondo documento è stata dichiarata l’apertura di Up alla costruzione di una coalizione elettorale alternativa ai poli esistenti dando mandato per esplorare disponibilità di altri soggetti in tal senso. In questo solco Il Cpr della Lombardia ritiene fondamentale ricercare una convergenza programmatica con il Movimento 5 Stelle. A questo scopo, chiede un’azione congiunta urgente con la Segreteria Nazionale, per un incontro nazionale con il M5S. Il Cpr si riconvoca 28/11/2022 al fine di precisare la propria partecipazione alle elezioni regionali. Il punto d’arrivo e di rilancio di questo progetto sarà l’assemblea del 25 novembre al Circolo Arci Corvetto, in cui si ribadiranno le caratteristiche di U.P, il suo carattere alternativo, popolare e di lotta si confermerà la decisione della partecipazione alle elezioni regionali ritenuta un passaggio non derubricabile per esplicitare pubblicamente che UP va avanti ,ricordando che il nostro progetto non si esaurisce nella alleanza elettorale, ma si pone l’obiettivo di essere punto di riferimento per l’opposizione e per la costruzione dell’alternativa al sistema di potere in Lombardia .In tal senso va fatto conoscere valorizzato e argomentato il comunicato con cui Unione Popolare , annunciando la sua presenza alle elezioni regionali, ha proposto a tutti i soggetti individuali e collettivi interessati “la costruzione di una coalizione di liste alternativa al centro destra e al centro sinistra, un polo autonomo antiliberista, ambientalista, femminista, antifascista e pacifista, che, comprendendo la gravità della situazione, abbia il coraggio e la forza di rompere il sistema di potere che passa sotto il nome di modello lombardo “, a testimonianza che non siamo settari ed autocentrati
- All’ appuntamento del 25 novembre va garantita la massima partecipazione, una grande attenzione e un grande sforzo organizzativo interno ed esterno a noi, perché questa assemblea è un importante punto di partenza di Unione Popolare in regione e l’inizio della costruzione della sfida elettorale
*Documento approvato con 20 voti favorevoli, 2 contrari e 17 astenuti