PRC/SE – UNIONE POPOLARE: I PREMI PER IL PERSONALE SANITARIO DELLE AREE DI FRONTIERA SARANNO PAGATI TRAMITE UNA STANGATA PER I LAVORATORI FRONTALIERI

La bozza della pessima Manovra Finanziaria redatta dal Governo Meloni prevede, all’art. 50, un premio economico per il personale sanitario che lavora nelle aree di frontiera, per far fronte alla continua carenza di personale nelle strutture delle province di confine; personale attratto dai salari maggiori che si percepiscono oltreconfine. Ma da dove troverà le risorse necessarie il governo? Dal taglio delle spese militari? Da una patrimoniale sulle grandi ricchezze? Dalla tassazione degli extraprofitti? Assolutamente no, ci mancherebbe. A rimetterci saranno ancora una volta i lavoratori frontalieri. La bozza prevede infatti che i “vecchi frontalieri” (ossia quelli entrati nel mercato del lavoro estero prima dell’approvazione della Legge relativa al nuovo sistema di tassazione) dovranno pagare una cifra che va dal 3% al 6% (aliquota che dovrà essere stabilita da ciascuna Regione) del salario netto percepito nell’anno precedente.

Subito il consigliere regionale lombardo Emanuele Monti, della Lega, si è dichiarato entusiasta di tutto ciò e ringrazia il Ministro Giorgetti per l’inserimento dell’articolo. Come al solito la Lega e le destre non si tirano mai indietro quando si tratta di creare una guerra tra lavoratori e c’è da dare una stangata a chi, solo a parole, dicono di difendere. Il sindacato svizzero OCST, pur criticando le modalità con cui tutto il processo è avvenuto, senza consultare minimamente le parti sociali, e le cifre molto alte del prelievo, ritiene che il principio di fondo della manovra sia corretto poiché i vecchi frontalieri non pagano l’IRPEF. Vorremmo far notare ad OCST che il 38% delle imposte alla fonte pagate dai frontalieri vengono ristornate in Italia. Non hanno certo deciso i frontalieri che questi ristorni vengano versati ai Comuni di frontiera e non invece al sistema sanitario nazionale. E non ci risulta che i lavoratori frontalieri ricevano dai Comuni in cui risiedono delle agevolazioni, ad esempio sulla tassa rifiuti, rispetto agli altri concittadini.

Anche la UIL FLP del Lario e Brianza, per bocca del segretario generale Coppia, si dice soddisfatta della bozza. Facciamo notare a Coppia che tuttavia il pagamento dell’indennità di confine al personale sanitario non avverrà, come da lui sostenuto, attraverso una parte delle tassazioni dei frontalieri che la Svizzera versa all’Italia, bensì con una nuova tassa che colpirà i frontalieri.

Se è giusto premiare il personale sanitario per l’indispensabile lavoro che svolge a favore della collettività (anche se ci chiediamo cosa possano pensare i lavoratori sanitari delle aree non di frontiera), riteniamo sia una follia pensare di reperire le risorse finanziarie necessarie attraverso la penalizzazione di un’altra categoria di lavoratori. In attesa che gli altri sindacati si pronuncino sulla vicenda, ci auguriamo che la bozza rimanga tale e non diventi il testo definitivo della manovra, e che le coperture necessarie vengano ricercate altrove, in primis attraverso il taglio delle spese militari e la patrimoniale, da anni nostri cavalli di battaglia.

Prc/SE- Federazione Provinciale Como

Unione Popolare Como