GHEDI 06 MARZO: NO ALLA GUERRA

Aderiamo convintamente alla manifestazione di domenica 6 marzo dalle 14:30 indetta dal Comitato contro la guerra di Brescia davanti alla Base NATO di Ghedi (BS) ed invitiamo tutte e tutti alla massima partecipazione.

Saremo a Ghedi, come in tutte le piazze che rivendicano pace e disarmo, con le nostre parole d’ordine: No alla guerra, No alle armi nucleari, No alle armi italiane in guerra, No all’Italia in guerra.

Fuori la NATO dall’Italia e fuori l’Italia dalla NATO per un’Europa neutrale.

Fabrizio Baggi, segretario regionale Prc/SE Lombardia

Di seguito l’appello del Comitato contro la guerra di Brescia

Facciamo appello a tutte e tutti coloro le/i quali ripudiano e odiano la guerra a partecipare domenica 6 marzo alla manifestazione davanti alla base militare di Ghedi.

Questa base è il simbolo e lo strumento della guerra più estrema e finale, quella nucleare. A Ghedi sono presenti le bombe atomiche e i bombardieri per usarle, e, se ne vogliono installare di nuove criminalmente più efficaci.

Siamo a Ghedi per dire no alla guerra, per il cessate al fuoco immediato in Ucraina e per solidarietà a tutte le popolazioni che della guerra sono le vittime. Vogliamo il riconoscimento del diritto all’autoderminazione e alla vita in pace del popolo ucraino e di quello del Donbass, di tutti i popoli.

Siamo contro ogni aggressione militare, quella di Putin oggi, quelle della NATO negli ultimi trent’anni.

Ci opponiamo alla decisione del Governo e del Parlamento di inviare armi in Ucraina, in totale violazione della Costituzione, che porta l’Italia in guerra. Vogliamo fermare l’escalation di rappresaglie e armi, alimentata da una isteria bellicista senza precedenti, il cui sbocco può essere la terza guerra mondiale.

Fermare la guerra vuol dire fermare la guerra non alimentarla.

Diciamo no alle armi nucleari che potrebbero essere smantellate con il Trattato per la proibizione cui aderisce la maggioranza dei paesi ONU e che è rifiutato dai governi italiani e della NATO.

Se si vuol la pace si deve costruire la pace, cioè disarmare e sciogliere le alleanze militari a partire dalla NATO.

Un mondo in pace è un mondo senza potenze dominanti, senza imperialismi, senza blocchi contrapposti.

Chiudete gli arsenali aprite i granai disse Sandro Pertini.

Oggi è vero e concreto più che più mai

“NO ALLA GUERRA “