RIFONDAZIONE: RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO ALLA SALUTE, IN PIAZZA A MILANO IL PRIMO APRILE
Sabato prossimo 1 aprile in Piazza del Duomo a Milano alle ore 15 scende in piazza il popolo che vuole difendere il diritto universale alla salute, quello scritto nell’articolo 32 della Costituzione, per cui ogni essere umano quando è malato non si deve preoccupare di nulla se non di guarire ,ed è curato in tempo, in modo adeguato da un servizio sanitario, non solo capace di curare ma che ha come fondamento e obiettivo la prevenzione della malattia e il benessere di ogni persona,. Questo voleva ottenere la famosa legge 833 del 1978 istitutiva del nostro servizio sanitario nazionale ,gratuito e finanziato dalla fiscalità generale, Quel servizio sanitario nazionale è ora in pericolo, è stato quasi distrutto, prima da una lento attacco da poteri convergenti nazionali ed internazionali che hanno messo al centro il profitto, il mercato, la concorrenza ed hanno indebolito le politiche pubbliche in nome della austerità, del pareggio di bilancio , delle regole europee di diminuzione del debito pubblico che in realtà mettevano sul libero mercato e dentro la concorrenza i servizi pubblici, a partire dalla sanità.
In Italia la Lombardia è \stata un laboratorio acceleratore di queste politiche, fino ad arrivare alla L.R, 22 che mette sullo stesso piano sanità pubblica e sanità privata. In realtà il risultato è un meccanismo ben oliato di drenaggio dei soldi pubblici verso gli investitori privati, le persone e i loro diritti sono marginali.
I governi di centro destra, di centro sinistra e di unità nazionale non hanno mai veramente arginato la pervasività del modello lombardo, si sono mossi con le stesse coordinate :hanno costantemente definanziato e indebolito ( 15 miliardi negli ultimi decenni )il SSN .Ora mancano centomila e più infermieri , 30 mila medici. e molte altre figure professionali sanitarie. L’allarme è altissimo, siamo ad un passo dalle macerie e dall’azzeramento della 833 e quindi fuori dalla Costituzione. Il nostro sistema sanitario non è già più un servizio universale, ma c’è una sanità per chi può pagare e una per chi non può, La maggioranza del popolo italiano, chi lavora ed è precario, chi è in pensione, chi non ha reddito ha ormai una sanità di serie B, faticosa e iniqua.
Abbiamo poco tempo per evitare il crollo. La piazza di sabato può essere un nuovo inizio che inneschi mobilitazione e conflitto o una occasione sprecata. Noi lavoriamo a che sia inizio di un movimento popolare di difesa della sanità pubblica fatto da associazioni, sindacati, comitati e coordinamenti di scopo, soggetti politici, tutte le forme possibili di aggregazioni e di partecipazione che si battano per una piattaforma che rompa i meccanismi esistenti del neoliberismo consociativo e che metta a fuoco quali sono i punti dirimenti a livello regionale, nazionale, e i vincoli europei da combattere e da rimuovere , in sintonia con i movimenti per la sanità pubblica che con più forza e determinazione si muovono negli altri paesi europei . Con queste intenzioni aderiamo alla manifestazione del primo aprile
Fabrizio Baggi, Segretario Regionale Lombardia
Giovanna Capelli, Responsabile Sanità Regione Lombardia
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea