
RIFONDAZIONE: CGIL DICHIARI SCIOPERO GENERALE CONTRO IL GOVERNO
GOVERNO – MANOVRA DI BILANCIO CONTRO IL LAVORO E GLI STRATI POPOLARI: SCIOPERO GENERALE!Porte sbattute in faccia. E’ il risultato
dell’incontro tenutosi ieri al Mef tra i segretari nazionali di Cgil, Cisl e
Uil e il ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco conclusosi
appunto con una chiusura più totale alle richieste dei sindacati.
Di fronte alla richiesta di modifica delle misure fiscali a vantaggio dei
redditi più bassi il ministro, forte della convergenza dei partiti al
governo sulla scelta di dare di più a chi ha di più, ha difeso l’iniqua
distribuzione delle risorse e la riduzione del numero delle aliquote sempre a
vantaggio dei redditi più alti.
Una scelta intollerabile nel momento in cui salari e pensioni, colpiti da
decenni di rincorsa al ribasso, precarietà selvaggia, part-time obbligati
e mancati rinnovi contrattuali vengono duramente erosi dal carovita crescente e
dagli aumenti delle bollette su cui si scaricano gli aumenti delle materie
prime e dell’energia.
Dopo lo schiaffo sulle pensioni, corredato dalla presa in giro di quota 102,
l’accettazione di fatto delle delocalizzazioni, l’insufficienza assoluta
dell’intervento sugli ammortizzatori sociali, cosa si aspetta a concludere
che dai tavoli con questo governo non può arrivare nulla di buono per il mondo
del lavoro e gli strati popolari?
I sindacati della scuola – confederali e di base – hanno indetto per il 10
dicembre una giornata di sciopero per il contratto e per il perpetuarsi delle
carenze di organico e il nulla di fatto contro le classi pollaio.
La Fiom si prepara alla lotta per la mancanza di risposte sulle crisi e le
delocalizzazioni e l’assenza di politiche industriali di settore, che
mette a rischio intere filiere produttive come quella sull’automotive con la
conseguenza della perdita di competenze, tecnologie e decine di migliaia di
posti di lavoro.
In tutte le regioni ci sono iniziative e scioperi sui temi del reddito, del lavoro e dei diritti.
Non basta! Di fronte al progetto globale
incarnato da Draghi e dall’alleanza neoliberista al governo di utilizzo
delle risorse pubbliche per ristrutturare il sistema paese a vantaggio esclusivo
delle imprese e ai danni dei lavoratori, di tutti gli strati popolari e
dell’ambiente, l’unica risposte possibile è il rilancio e la generalizzazione
delle lotte unendo tutti i soggetti che pagano queste politiche in termini di
reddito, perdita di diritti, distruzione dell’ambiente.
Prima le persone e l’ambiente non i profitti! Sciopero generale subito!
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea
